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ANNAROSA MATTEI vive e svolge a Roma le sue attività. Semiotica, teoria della letteratura, autori, movimenti e generi dell’Ottocento e del Novecento italiani costituiscono i percorsi della sua ricerca. Ha pubblicato tre romanzi negli Oscar Mondadori: Una ragazza che è stata mia madre (2005); L’archivio segreto (2008); Il sonno del Reame (2013). Con La lepre Edizioni di Roma ha pubblicato: L’enigma d’amore nell’occidente medievale (2017), con cui ha vinto nel 2017 il Premio Capalbio, e Sogno notturno a Roma 1871-2021 (2021).
Si occupa di promozione del libro e della lettura sui social e sul suo sito web, www.annarosamattei.com.
La riscoperta di una donna indipendente e anticonformista, la vera storia di una regina controversa che nel Seicento rinnegò la propria identità sessuale e lottò per la libertà di religione.
Regina a sei anni, orfana dell’eroe leggendario Gustavo Adolfo, “il Grande”, Cristina di Svezia nasce per stupire, fin dai primi istanti di vita. Affetta da una malattia congenita, viene infatti scambiata per un maschio. Educata come un principe e non una principessa, non si volle mai sposare, affermando: «Sposarmi per me è impossibile. Ho spesso chiesto a Dio di darmene la voglia, ma non mi è mai venuta». Quando a diciotto anni assume il potere, Cristina è un prodigio di acume politico e di cultura, parla sette lingue, conversa in latino e corrisponde con studiosi di tutta Europa, tra i quali Cartesio. Nel 1654 vive una profonda crisi religiosa che la porta a convertirsi al cattolicesimo, sollevando grande scandalo. Rinuncia alla corona, ma non a essere regina in altro modo: si stabilisce a Roma, accolta con onori e festeggiamenti, diventa amica di Bernini e fa della propria residenza, Palazzo Corsini, un riferimento per l’arte.
Chiamata “la regina di Roma”, riuscì a suscitare ammirazione, curiosità, scandalo per tutta la vita, divenendo la donna più ammirata e criticata dell’Europa del tempo.
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