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Sembra un film, ma è una storia vera.
Londra, 1994. Renato Rinino svaligia un palazzo ignaro di aver appena compiuto il furto del decennio. Basandosi su documenti d’archivio, atti dell’indagine e il memoriale inedito dello stesso Rinino, Fabio Pozzo ricostruisce l’incredibile storia al confine tra realtà e leggenda. Un colpo audace, un protagonista picaresco e ribelle, un’indagine che ha tenuto con il fiato sospeso l’Europa intera.
Londra, 24 febbraio 1994. Un’antica residenza nobiliare avvolta da impalcature, un sistema d’allarme che non suona, nessuna guardia a presidiare l’ingresso. Per un ladro esperto, è un colpo fin troppo facile. Renato Rinino, italiano senza grandi piani, esce nella notte con una borsa piena di gioielli e oggetti preziosi, ignaro di aver appena svaligiato uno dei luoghi più sorvegliati del Regno Unito: St. James’s Palace, residenza londinese dell’allora Principe di Galles, Carlo d’Inghilterra.
Quando la notizia esplode sui giornali, è il furto del decennio. Scotland Yard è in allarme, la stampa si scatena, il pubblico è incredulo: com’è possibile che un singolo uomo abbia beffato la sicurezza della Corona? Mentre le autorità danno il via alla caccia all’uomo, Rinino si trova con un bottino che non sa come piazzare e un’unica certezza: deve fuggire e sparire prima che sia troppo tardi.
Fabio Pozzo, genovese di Recco e giornalista de «La Stampa», si occupa da sempre dei temi legati al mare, dalla storia della navigazione all’economia marittima, dalla nautica alla vela delle grandi regate, come l’America’s Cup e i giri del mondo.
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