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Domenico Wanderlingh è nato a Palermo ma vive tra Milano e Città di Castello. Dopo aver autopubblicato due romanzi e un’antologia di racconti molto apprezzati in rete, ha esordito in libreria con la serie dedicata alle indagini dell’ispettrice Anita Landi. Il primo caso, Il passato non si cancella, e il secondo, È colpa mia, sono stati riproposti in TEA, mentre per Guanda è uscito il romanzo L’enigma della carta Varese (Premio letterario Franco Fedeli).
Un omicidio-suicidio; la caduta fortuita di una portinaia impicciona; un inquilino morto d’infarto. Sono gli ingredienti di questo giallo ricco di possibili colpevoli e false piste. A indagare è la giovane ispettore Anita Landi, ostinata nel ricercare la verità nonostante le molte forze che la ostacoleranno.
In una calda giornata di giugno, a Milano, tra palazzi liberty e grattacieli svettanti, tre morti scuotono la città: Luigi Cortesi e Greta Kampf (ex moglie di un chirurgo plastico) – apparentemente un omicidio-suicidio avvenuto in un appartamento nella splendida via Malpighi – e la custode (morte accidentale?) di uno stabile lì vicino. Anita Landi, giovane ispettore di Polizia, inizia a indagare, convinta che ci sia un filo rosso che unisce i tre casi. Osteggiata dai colleghi e in particolare dall’ispettore Curti, che le fa togliere l’indagine, Anita continua comunque a seguire la sua pista. È aiutata dall’amministratore dei due condomini, Giacomo Valli, uomo gentile e pacato, che la ospita a casa sua, e dal suo amico e coinquilino, Francesco Gazzola, avvocato importante e stimato e in forte crisi d’identità. Ben presto l’ispettore Landi scopre che sia la portinaia sia una nuova vittima, il condomino Piero Giuliani, apparentemente morto per infarto, sono stati uccisi, ma non lo riferisce ai suoi superiori, dei quali non si fida, sperando di trovare da sola il colpevole. A turno si sospetta di tutti, il solitario Anselmi, necrofilo, che ha fotografato il cadavere della portiera; la signora Nosetti che chiede soldi a un usuraio; il commercialista in cattive acque; la ex moglie di Cortesi; parenti di persone finite in galera perché denunciate dalla portinaia… Quando l’ispettore Curti, che individua come colpevoli Anselmi e una persona che nel frattempo viene uccisa, scopre che Anita Landi sta ancora indagando, e non ha riferito vitali informazioni, la fa deferire dalla commissione disciplinare.
In una vorticosa girandola, aiutata da Giacomo, Francesco e alcuni colleghi, Anita scopre il vero e unico colpevole: l’ex marito di Greta Kampf, un chirurgo plastico che ha operato ricercati, ricattato da Cortesi. Con molta freddezza, all’inchiesta l’ispettore Landi si difende e mostra la correttezza delle sue indagini. Ottiene molti onori, ma un dubbio la rode: che ci sia un altro colpevole.
Un giallo nel vero senso del termine, con più indiziati, ognuno con il proprio movente. Un giallo che si trasformerà in un thriller dai risvolti agghiaccianti con un finale vero, senza sospesi, senza sconti, dove Anita sarà costretta a convivere con una realtà assurda e una verità che non consola e non sanerà le sue ferite. Ma lei non ha paura di nessuno, nemmeno del destino che le ha riservato tanto dolore.
Anita Landi ha 28 anni, è di Talamone, una cittadina di quella Toscana ruvida e schietta che è la Maremma. E come la sua terra anche lei ha un carattere forte e deciso. Infatti è diventata ispettore di Polizia, trasferita a Milano e impegnata in un’indagine complessa. Anita è una donna guardinga, sempre sulla difensiva, che fa fatica a esprimere il suo vero carattere. Il motivo è semplice: anche lei come per tutti noi, ha un passato che non si cancella. Da atleta di punta delle Fiamme Oro, la squadra sportiva della Polizia, dopo la scoperta dei cadaveri massacrati di suo fratello e della fidanzata, abbandona l’attività agonistica e diventa una poliziotta effettiva per scoprire cosa è accaduto, perché non crede alla versione ufficiale di omicidio-suicidio. Per gestire una situazione così occorre avere fegato, cuore, cervello e una volontà di ferro. E fortunatamente Anita in questo cammino in salita è aiutata da altri due fattori: il suo passato sportivo che le ha insegnato a combattere, a migliorarsi, a non mollare mai, a rialzarsi dopo le cadute per affrontare a testa alta avversari più forti e potenti di lei. E i nuovi amici su cui può contare: due cinquantenni fuori dai suoi canoni e alcuni colleghi del commissariato che riconoscono in lei il talento che gli altri non vedono… Indagando su strani delitti, sullo sfondo della Milano dell’elegante Porta Venezia e del nuovo quartiere finanziario, risolverà anche la sua vicenda personale.
pp.348
Una corsa contro il tempo in cui la giovane ispettrice Anita Landi dovrà attingere al suo talento investigato per fermare la mano sadica e spietata che sta facendo strage dei medici della città.
Chiara Corsi è una donna serena e realizzata. Ma un incidente stradale spezza per sempre la sua felicità. Chiara è convinta che la morte dei suoi cari non sia dovuta a una fatalità, ma alla negligenza dei sanitari che non hanno praticato le cure adeguate. Per questo, quando una mano assassina inizia a prendere di mira il personale medico e paramedico la prima sospettata è lei. Inchiodata da una serie di indizi, finisce in carcere con l’accusa di omicidio. Ma, con la donna in prigione, gli omicidi non si fermano… Chi è dunque la mano assassina? Il caso finisce sulla scrivania di Anita Landi. La giovane ispettrice saprà ribaltare tutte le tesi investigative fino ad allora battute dagli inquirenti di Perugia, portando all’arresto di figure insospettabili e finendo per convincersi finalmente di possedere quello che tutti già le attribuivano: un grande talento investigativo.
pp.352
Nel terzo capitolo della serie, la vita dell’ispettrice Anita Landi arriva a un punto di svolta con una proposta di matrimonio mentre indaga sulla morte di una madre e sua figlia. Sarà quindi costretta a immergersi e scavare nella giovane borghesia di una Milano torbida, piena di illegalità e degrado.
Anni Ottanta. Marika, rimasta incinta di un bimbo non voluto, decide di “cederlo” al mondo delle adozioni illegali.
Milano, presente. In un appartamento in città vengono ritrovate, cadaveri, madre e figlia. Il padre vive in Irlanda ed è coinvolto in un losco giro di smaltimento irregolare dei rifiuti. Elisa, la vittima diciottenne, è cresciuta con genitori litigiosi e violenti, soffrendo di disturbi psichici. Anita scopre che era amica delle figlie della coppia di cinquantenni milanesi che la sta ospitando. Anita inizia a indagare e finisce in un mondo fatto di festini, prostituzione di ragazze-bene, anziani disposti a farne uso, violenze ed ecomafie. Altre persone vengono uccise: il fidanzato geloso di Elisa e l’istruttore di body building che seguiva il suo giro familiare. Sarà il figlio biologico di Marika la chiave per risolvere il caso di Elisa.
“Wanderlingh scrive gialli moderni e allo stesso tempo classici che scavano con sapienza chirurgica nella psicologia femminile.”
TGCOM24
“Una rivelazione assoluta tra i giallisti dell’ultima ondata.”
Avvenire
pp.352
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